Descrizione 32PM (ArcTa, f.) Frammento di catino (FA); parete troncoconica, leggermente bombata, tesa inclinata con orlo a sez. rettangolare, accenno di fondo piano; argilla depurata (5 YR 6/6, Ry); ingobbio solo interno, all’esterno arriva sino all’orlo. La vetrina riveste entrambi i lati, in strato sottile all’esterno. La decorazione comprende dei motivi geometrici entro scomparti sulla parete della vasca, bande oblique sulla tesa (colori: G/V); dim.: sp. parete 1.2 cm, h 7.8 cm, largh. tesa 2.5 cm. Annerimenti da giacitura sul lato interno. Inv. Dec04
Questa forma non è comune tra le graffite tardive, anche se documentata, sia a S. Antonio in Polesine, GUARNIERI et al. 2006a, pp. 147, 149 (nn. 84-85, dalla USM5), fig. 13.84, sia presso piazzetta Castello, GELICHI 1992b, p. 277, fig. 11.3 (dalla US164, con lato esterno invetriato), ma anche, ed il confronto appare più stringente, a corso Giovecca, NEPOTI 1992, pp. 324-325, fig. 17.151-152. Diversamente da quanto accade, in genere, nelle tardive, l’esterno è invetriato, seppur con uno strato estremamente sottile di vetrina
(analogamente all’esemplare di piazzetta Castello). Questo tipo di catino deriva direttamente dai catini con tesa arcaici, ben attestati a Ferrara, non solo all’interno della US1050 (vd. infra, Catalogo, 1, 2, Arcaica/arcaica tardiva, catini, particolarm. 46PM e 47PM), ma anche presso largo Castello (NEGRELLILIBRENTI 1992, p. 232, fig. 21.5 (entro la metà del XV sec.) e, nuovamente, tra le graffite residuali di corso Giovecca (NEPOTI 1992, p. 323, fig. 15.136-137). Fuori da Ferrara, altri paralleli s’instaurano con un catino
frammentario dalla Delizia di Belriguardo, Voghiera, GUARNIERI 1998, fig. 6 (graffita arcaica padana) e con un frammento di scarto di prima cottura rinvenuto a Rimini, presso Palazzo Guidi, GELICHI 1984a, p. 195, n. 20,
tav. XVI (a questo pezzo, l’A. associa con riserva la forma 4).